Autocertificazione, addio dal 3 giugno (tranne che in un caso).
- Educommunity
- 4 giu 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 11 gen 2021
Con il prossimo provvedimento del Presidente del Consiglio, l'autodichiarazione dovrebbe definitivamente andare in pensione.

Ci ha fatto “compagnia” per tre mesi, accompagnandoci in ogni spostamento o viaggio che dovevamo affrontare. Molto probabilmente, però, non ne sentiremo affatto la mancanza. Dal prossimo 3 giugno, quando dovrebbe probabilmente riprendere la mobilità interregionale, potremmo finalmente dire addio all’autocertificazione. Nonostante non fosse obbligatorio portarla con sé (visto che poteva essere richiesta anche alle forze dell’ordine in caso di controllo), l’autodichiarazione per gli spostamenti predisposta dal Ministero degli Interni ha finito con il generare non poca confusione tra i cittadini. Nelle primissime settimane dell’emergenza Coronavirus, infatti, vennero pubblicate diverse versioni nel giro di pochissimo tempo. Così, chi doveva spostarsi per ragioni indifferibili (come lavoro o visite mediche non rinviabili) era costretto a controllare più e più volte che il modello stampato fosse quello più aggiornato e non fosse stato “superato” da un qualche aggiornamento.
Fino a quando si dovrà usare l’autodichiarazione per gli spostamenti
In base all’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dello scorso 18 maggio, per gli spostamenti all’interno della città nella quale si vive non è più necessario presentare alcuna autodichiarazione. Differente, invece, la situazione per gli spostamenti interregionali: in questo caso ancora oggi è necessario stampare e riempire i vari campi, indicando la motivazione che ci porta lontano da casa. Questo, però, fino al 3 giugno. Dopo il ponte per la Festa della Repubblica, infatti, le autodichiarazioni per gli spostamenti finiranno nel dimenticatoio. Anche se non c’è ancora una comunicazione ufficiale, è probabile che sparirà anche la necessità di riempire moduli di qualunque genere.
Quando è ancora necessaria l’autodichiarazione per gli spostamenti
C’è però da dire che l’autodichiarazione per gli spostamenti potrebbe servirci anche dopo il 3 giugno. C’è ancora un caso specifico, infatti, per il quale sarà necessario riempire l’autocertificazione spostamenti: se dobbiamo recarci in Francia. Le regole della quarantena del Paese transalpino prevedono che per gli spostamenti sia necessario compilare un modulo. Esattamente come accadeva in Italia sino a qualche settimana fa, anche per spostarsi in Francia è necessario indicare quali sono i motivi che ci portano a superare il confine. Anche in questo caso, le motivazioni plausibili sono impegni lavorativi o l’accompagnamento di un bambino a un genitore con custodia congiunti.
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