FAQ - Covid-19, domande e risposte
- Educommunity
- 26 mar 2020
- Tempo di lettura: 5 min
Per maggiori informazioni consultate il seguente sito web:

1. È necessario eseguire il tampone per la ricerca del SARS-CoV-2 nei soggetti asintomatici?
No, secondo le indicazioni del Consiglio Superiore della Sanità, sulla base delle evidenze scientifiche finora disponibili, non è raccomandata l’esecuzione del tampone ai casi asintomatici.
2.Sottoporsi privatamente ad analisi del sangue, o di altri campioni biologici, permette di sapere se si è contratto il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2)?
No. Non esistono al momento kit commerciali per confermare la diagnosi di infezione da nuovo coronavirus. La diagnosi deve essere eseguita nei laboratori di riferimento Regionale, su campioni clinici respiratori secondo i protocolli di Real Time PCR per SARS-CoV-2 indicati dall’OMS. In caso di positività al nuovo coronavirus, la diagnosi deve essere confermata dal laboratorio di riferimento nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità.
3.Quando è necessario effettuare il tampone per la ricerca del SARS-CoV-2?
L’indicazione ad eseguire il tampone è posta dal medico in soggetti sintomatici per infezione respiratoria acuta e che soddisfino i criteri indicati nella circolare del Ministero della Salute del 09/03/2020, tra cui: il contatto con un caso probabile o confermato di COVID-19, la provenienza da aree con trasmissione locale, il ricovero in ospedale e l’assenza di un’altra causa che spieghi pienamente il quadro clinico.

1.Cosa è raccomandato ai viaggiatori?
In base al DPCM del 9 marzo 2020 non sono consentiti i viaggi all’estero od in Italia per turismo, ma solo per comprovate esigenze di lavoro, situazioni di necessità o motivi di salute. Sono consentiti spostamenti per raggiungere il proprio domicilio.
Gli spostamenti dall’Italia verso l’estero, ai soli fini di turismo, sono da evitare: se hai prenotato un viaggio e devi partire in questo periodo, ricorda che il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale non interviene sul significato che ciascun tour-operator attribuisce alle informazioni riportate sul sito e rimane estraneo a qualunque rapporto di natura privatistica, incluse le questioni attinenti alle norme che regolano i contratti di viaggio fra clienti e tour-operator/agenzie, o quelle relative alle coperture estese dalle compagnie assicurative a favore dei propri clienti
Cosa fare se sei all’estero: le disposizioni attualmente in vigore consentono il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. È quindi possibile fare rientro in Italia. Ti informiamo però che, a seguito dell’adozione del DPCM 9 marzo 2020, molte compagnie aeree e/o Paesi hanno sospeso i voli da/per gli aeroporti italiani. Devi rivolgerti alla tua compagnia aerea per informazioni sul tuo volo di rientro e per ottenere una “ri-protezione” su tratte alternative che consentano il rientro in Italia.
Per ulteriori informazioni ti consigliamo di visitare il sito www.viaggiaresicuri.it
2.Quali sono le raccomandazioni dell'OMS per i Paesi?
L'OMS incoraggia tutti i Paesi a rafforzare le misure preventive, la sorveglianza attiva, l’individuazione precoce dei casi, il loro isolamento seguendo adeguate procedure gestionali e di contenimento, e il rintraccio accurato dei contatti per prevenire l’ulteriore diffusione.
I Paesi sono invitati a continuare a migliorare la loro preparazione alle emergenze sanitarie in linea con il Regolamento sanitario internazionale (2005) e a condividere le informazioni sui casi e sulle misure implementate.
3.Dove si stanno verificando i casi di COVID-19?
Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all'OMS un cluster di casi di polmonite ad eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei.
Il 9 gennaio 2020, il Centro per la Prevenzione e il Controllo delle malattie (CDC) cinese ha riferito che è stato identificato un nuovo coronavirus (chiamato inizialmente 2019- nCoV ed ora denominato SARS-CoV-2) come agente causale ed è stata resa pubblica la sequenza genomica.
Il 30 gennaio 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che questa epidemia rappresenta un’emergenza internazionale di salute pubblica.
L’OMS in data 11 marzo 2020 ha dichiarato che la COVID-19 può essere definita pandemica.
La situazione epidemiologica è in costante evoluzione. L’OMS pubblica ogni giorno un aggiornamento epidemiologico.
Vedi anche link utili e informazioni nella pagina Situazione nel mondo e Situazione in Italia.
4.Quale dispositivo di monitoraggio è stato introdotto per questo virus a livello nazionale?
In Italia, è stata attivata una sorveglianza specifica per questo virus a livello nazionale.
La situazione è costantemente monitorata dal Ministero, che è in continuo contatto con l’OMS, l’ECDC, la Commissione Europea e pubblica tempestivamente ogni nuovo aggiornamento nel Portale www.salute.gov.it/nuovocoronavirus.
In considerazione della dichiarazione di “Emergenza internazionale di salute pubblica” da parte della OMS, il 31 gennaio 2020 il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’infezione da Coronavirus.
5. Quale misura sanitaria specifica per i viaggiatori è stata avviata nelle prime fasi dell’epidemia nel nostro Paese?
Dopo la notifica dell’epidemia da parte della Cina, l’Italia ha immediatamente raccomandato di posticipare i voli non necessari verso Wuhan e, successivamente, con l’estendersi dell’epidemia, verso tutta la Cina.
La Cina ha cancellato tutti i voli da Wuhan.
Il ministro della Salute, con propria ordinanza, il 30 gennaio, ha disposto la sospensione del traffico aereo con la Repubblica Popolare Cinese, incluse le Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao. Il provvedimento si applica anche a Taiwan.
Nel caso in cui sia presente un caso sospetto di nuovo Coronavirus (in base ai sintomi clinici e alle informazioni epidemiologiche), a bordo di un volo di qualsiasi provenienza, viene immediatamente adottata una procedura di emergenza che prevede il trasferimento del paziente in isolamento presso una struttura ospedaliera designata e la tracciatura dei contatti stretti.

1.Quali misure di prevenzione sono state introdotte verso i donatori di sangue per questo virus a livello nazionale?
Il Centro nazionale sangue ha disposto misure specifiche volte all’applicazione, da parte dei sanitari, dei criteri di sospensione temporanea dei donatori provenienti dalle aree interessate.
2.Sono un donatore di sangue. Come mi devo comportare? (da Centro Nazionale sangue)
Il sangue si può donare solo se si è in buone condizioni di salute, quindi anche un semplice raffreddore o mal di gola, senza alcun collegamento al Coronavirus, sarebbe causa di esclusione temporanea.
Prima di recarti a donare contatta il Centro trasfusionale o l'Associazione di riferimento e verifica direttamente la possibilità di prenotare la donazione con modalità on line.
Ricorda che è bene aspettare almeno 14 giorni prima di andare a donare se:
sei rientrato di recente da un viaggio nella Repubblica Popolare Cinese
pensi di essere stato esposto al rischio di infezione da Coronavirus o hai dovuto rispettare l’obbligo dell’isolamento domiciliare fiduciario
hai avuto comparsa di sintomatologia compatibile con infezione da SARS-CoV-2 o hai effettuato la terapia per l’infezione da SARS-CoV-2 per infezione documentata. In tal caso sarai riammesso alla donazione solo dopo documentata guarigione (negatività test Covid 19 ripetuto a distanza di 24 ore).
Quando vai a donare avverti sempre il medico selezionatore dei tuoi spostamenti.
Comunica, inoltre, se ti è stata diagnosticata l'infezione o se hai avuto sintomi associabili a quelli causati dal Coronavirus (febbre, tosse, difficoltà respiratorie) anche quando i sintomi in questione siano già stati risolti a seguito, o meno, di una terapia; il medico addetto alla selezione, che ti visiterà, potrà decidere di sospenderti temporaneamente dalla donazione.
Se hai già donato, ricordati di contattare il tuo Servizio Trasfusionale in caso di comparsa di sintomi associabili a quelli causati dal Coronavirus.
3.Ci sono limitazioni agli spostamenti per chi va a donare il sangue, il plasma o le piastrine?
La donazione del sangue e degli emocomponenti può essere considerata inclusa tra le motivazioni di "assoluta urgenza” di cui al DPCM 8 marzo 2020, e sono quindi consentiti gli spostamenti dei donatori che si recano presso le sedi di raccolta pubbliche e associative.
Una specifica circolare del Ministero della Salute ricorda anche che, analogamente, è necessario consentire gli spostamenti del personale associativo presso le unità di raccolta.
Sono state fornite dal Centro Nazionale Sangue anche specifiche raccomandazioni per evitare l’aggregazione dei donatori nei locali di attesa, richiamando l'obbligo del mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro e raccomandando la prenotazione on line da parte dei donatori al fine di favorire la continuità dell'attività di raccolta di sangue ed emocomponenti. Il Centro nazionale sangue con l'appello "Si può donare in sicurezza" invitata a continuare ad andare a donare sangue.
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