Verificabilità delle notizie false (fake news)
- Educommunity
- 26 mar 2020
- Tempo di lettura: 6 min

Il miglior modo per scongiurare la diffusione delle fake news è di intervenire quando ancora la notizia è ad una fase embrionale, secondo questa metodologia: scrivendo il titolo della notizia in modo tale da indicare chiaramente che si tratta di una balla, non usando argomenti di tendenza che deviano l'attenzione dai reali problemi che necessitano di essere risolti e insegnando il linguaggio dei media. Nonostante il lavoro di Ball aiuti a riconoscere una falsa notizia da una autentica e proponga dei metodi per stroncarle sul nascere, il suo lavoro analizza soltanto una piccola parte di un puzzle molto più grande. Aggiustare il rapporto con i media è solo una fase iniziale di questo processo.
La necessità della verifica nasce dal fatto che tante delle nostre fonti potrebbero sbagliarsi. Occorre, pertanto, mettere in dubbio quanto raccontano dalle fonti, fare controlli incrociati tra quanto ci propongono loro e altre fonti affidabili ed estirpare dal proprio lavoro gli elementi falsi. Ognuno dei potenziali percorsi di verifica presenta dei difetti. In molti casi, soprattutto nei casi d'emergenza, le fonti ufficiali abbondano e ci si può affidare a fonti di prima mano, ovvero coloro che hanno assistito agli eventi in questione.

Verificare le immagini
Spesso le notizie contengono immagini, e in diversi casi queste stesse possono essere ambigue nel contesto di cui si parla. Questo può rappresentare un’eventuale minaccia nei confronti dell’informazione che può risultare falsa o non attendibile, è per questo che è consigliato seguire dei semplici passaggi per verificarne l’attendibilità o veridicità. Il primo evento di fake news relativo ad immagini avvenne nel luglio 2005 dopo gli attentati di Londra quando la redazione della BBC News ricevette un gran quantitativo di immagini relative all'accaduto; una di queste immagini risultò ambigua e di conseguenza si procedette ad un processo di esaminazione che portò alla verifica della fonte.
In questo contesto essendo la diffusione di immagini legata a "news" molto più semplice e diretta vi è il pericolo di incorrere in foto che introducano fake news, perciò sono stati elaborati quattro punti cardine per poter risalire alla fonte di un'immagine:
1. Stabilire l'autore o la fonte originaria, cercare di contattare il fruitore del contenuto in maniera diretta, attraverso i social, per risalire all'identità della fonte cercando di capire se è il vero autore oppure solo un intermediario. Se non è possibile risalire all'originale autore dell'immagine, è possibile effettuare ricerche attraverso dei siti online come Google Reverse Images Search o TinEye, in modo da recuperare i link legati all'immagine confrontando i vari link, è così possibile notare diverse immagini con diverse risoluzioni, solitamente, quella con la migliore è l'originale.
2. Ricavare luogo, data e orario provenienti dal creatore dell’immagine. Successivamente per avere un quadro completo bisognerebbe acquisire il metodo del giornalismo anglosassone, ovvero rispondere alle cinque domande: Chi sono? Dove sono? Quando ci sono arrivati? Cosa possono vedere? Perché si trovano lì? e trovare risposte attendibili. Si comincia analizzando le risposte, se queste risultano vaghe, allora bisogna attenzionare la fonte, nel caso in cui la fonte si trovi sul posto bisognerà chiedere di mandare altre foto dell’accaduto scattate nello stesso momento e di raccontare la scena a cui ha assistito.
3. Un altro importante passo è controllare i metadati chiamati EXIF, per trovare questi dati si possono utilizzare due software: fotoforensics.com o fidexif.com, consigliati per chi ha una buona conoscenza della fotografia. Attraverso questa verifica è possibile riconoscere se l’immagine corrisponde all'originale ed in tal caso è possibile reperire diversi dettagli sulla marca della fotocamera, l’orario in cui è stata scattata la foto e la sua dimensione. Bisogna però stare attenti alla maggior parte delle piattaforme social quali Facebook, Twitter ed Instagram poiché cancellano i metadati una volta caricata l'immagine.
4. Accertarsi che l'immagine presa in causa rappresenti un determinato momento. Molto spesso le immagini autentiche possono trovarsi in contesti sbagliati e può capitare che una foto scattata tempo prima venga inserita in un contesto successivo simile al precedente ma con una data diversa. Per questo bisogna verificarla tracciandone la località, le condizioni atmosferiche ed eventuali segnali che possono darci l'impressione che non sia un'immagine di quel determinato contesto.

Verificare i video auto-prodotti
L'era del digitale e soprattutto l'introduzione degli smartphone nella società, capaci di registrare e pubblicare video in pochi secondi, hanno permesso alle persone di farsi portavoce di notizie in tempo reale. Ciò da una parte ha causato un esponenziale aumento delle notizie pubblicate dai cittadini ma dall'altro ha concesso a chiunque di pubblicare qualsiasi tipo di notizia (anche falsa o poco attendibile) in qualsiasi momento. Per questo oggi è molto importante verificare questo tipo di fonti per riuscire a distinguere una vera notizia da una fake news.
1. Il primo passo da fare dunque, è verificare la provenienza dei video, cioè da quale social, blog, sito web provenga, e verificarne l'affidabilità.
2. Successivamente, è necessario verificare la fonte del video, cioè scoprire chi l'ha pubblicato cercando di comparare i vari account della persona ignota, al fine di arrivare ad un individuo reale che possiamo contattare fisicamente. Dobbiamo quindi "verificare la fonte".
3. Infine bisogna verificare il contenuto del video, spesso infatti i contenuti dei video non sono veritieri o non lo sono del tutto, rappresentando il falso o "non totalmente il vero". Per fare ciò è necessario risalire al primo video pubblicato che rappresenta la notizia, datarlo(stabilire quando è stato pubblicato), localizzare il luogo dov'è stato registrato tramite servizi online, come Google Earth, Wikimapia, Google Maps, e infine compararlo ad altri possibili video (se presenti) che riprendono la stessa scena da punti di vista differenti in grado di darci un quadro più completo della situazione. Alla fine della nostra indagine, unendo tutti i dati raccolti, dovremmo riuscire a farci un'idea più o meno affidabile della veridicità del video.
Il caso del video della rivolta del Cairo
Durante i violenti scontri de Il Cairo dell'agosto 2013 venne pubblicato un video su YouTube che avrebbe dovuto mostrare dei manifestanti che buttavano giù da un ponte un'automobile della Polizia. Il video fu oggetto di analisi da parte di importanti organizzazioni come Amnesty International in quanto poteva contenere importanti informazioni su possibili violazioni dei Diritti umani. La prima cosa che saltò agli occhi degli studiosi e dei giornalisti che analizzarono il video, come Christoph Koettl, fu il fatto che durante la riproduzione non si vedeva in nessun momento manifestanti spingere la suddetta auto giù dal ponte.

Riconoscimento delle fake news sul web
Per riconoscere e smascherare una fake news vengono suggerite delle strategie che è possibile attuare:
1. Effettuare un controllo incrociato: ricercare altre fonti attendibili. Se ci troviamo davanti a notizie clamorose ma che ci sembrano poco credibili, prima di tutto è possibile ricercare se una traccia della stessa notizia è riportata anche da fonti di notizie accreditate (per esempio i siti dei giornali "ufficiali).
2. Verificare la fonte (o l'autore): una delle domande fondamentali da porsi quando ci si trova davanti ad una notizia è da dove provenga. Non tutte le fonti sono attendibili allo stesso modo poiché vi sono anche fake account, per questo dovremmo sempre cercare di risalire alla fonte originale o al nome dell'autore della notizia che ci troviamo davanti. Una notizia letta sul sito web di un giornale ufficiale, si distingue da una notizia trovata su un blog o su un social. A questo proposito, social network come Facebook, Twitter e Google, prevedono di adoperare strumenti che permetteranno di combattere le fake news: il tool di Facebook, nello specifico, rimanderà alla fonte dell'articolo in modo che l'utente possa da subito valutare di quale tipologia di sito internet si tratta. Oltre a rintracciare la fonte, permetterà agli utenti di effettuare un report e dare una valutazione dei post presenti sulla propria "sezione notizie"; dopo la segnalazione, il post sarà valutato da un "verificatore di contenuti indipendente" (third-party fact-checkers) e, una volta "bollata" come fake news, recherà un avviso per tutti i futuri utenti che, qualora volessero condividere il post, verrebbero messi al corrente che la notizia è considerata non attendibile. In fine, lo stesso Facebook fornisce una lista di siti internet noti in quanto divulgatori di false notizie che vengono automaticamente segnalati.
3. Controllare le immagini contenute all'interno dell'articolo: foto o immagini correlate alle notizie fake sono a loro volta false, ritoccate oppure, in alcuni casi, immagini reali utilizzate fuori dal loro contesto di appartenenza. Per effettuare una verifica, è possibile ricercare la stessa immagine tramite Google Images e confrontare i risultati con l'immagine contenuta nell'articolo.
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